Un momento di nostalgia

La persona più importante e significativa per me è mio padre, Domenico, chiamato da tutti Mimmo.
Ora lavora in Sicilia e ancora per un breve periodo di tempo saremo divisi.
E un uomo di mezza età, abbastanza alto e assai robusto; i suoi pochi capelli sono ricciuti e brizzolati,mentre la sua barba fine è quasi del tutto bianca. Lo adoro per vari motivi, solo con un'occhiata sa comprendere il mio stato d'animo: triste, allegro, sereno, preoccupato.
Quando lo sento per telefono le sue prime domande sono: come è andata a scuola, come stai...
Egli ama molto la sua professione che lo impegna tutta la giornata, ricordo che, quando lavorava ancora ad Alba, alcune volte tornava a casa molto tardi senza dire una parola, molto nervoso e continuava a pensare, pensare...
Ma a tavola, quando ci vedeva tutti sorridenti il suo morale si sollevava.
E' un padre eccezionale, forse non ama farsi coccolare, ma si preoccupa sempre dei suoi figli e di sua moglie;
Chi non lo conosce bene potrebbe dire che ha un cuore di ghiaccio, ma l'apparenza inganna egli, in fondo , è molto tenero..
In questo periodo in cui non è con noi la sera, sono costretto a seguire in televisione programmi che ama solo mia mamma e la domenica, soprattutto, mi rattrista ascoltare e vedere le partite da solo.
Quando qualcuno della mia famiglia viene rattristato da qualche motivo non grave (per mia sorella motivi di fidanzati) papà risolve il problema con qualche battuta che fa sorridere tutti.
Forse a Giugno dovrò lasciare Alba e questo mi rattrista moltissimo, ma l'idea di rivivere con mio padre mi rasserena molto.