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In this page:
 The plate by Giuseppe Vasi
 Today's view
 S. Giuseppe
 S. Andrea delle Fratte
 Palazzetto dei Pupazzi

The Plate (No. 146)

Vasi already dedicated a plate in Book 9 to Borromini's side of Palazzo di Propaganda Fide yet he finds the way to show it again together with Borromini's S. Andrea delle Fratte dome and campanile. The view is taken from the green dot in the 1748 map below. In the description below the plate Vasi made reference to: 1) Part of Collegio di Propaganda Fide; 2) S. Giuseppe; 3) S. Andrea delle Fratte. 1) is shown in another page. The small map shows also 4) Palazzetto dei Pupazzi.

Small ViewSmall View

Today

The view today

At first the view looks different; it is not. Vasi enlarged the size of the narrow street between the Palace and rhe church.

S. Giuseppe

The Church of San Giuseppe

The Monastery as many others in Rome did not survive the disappearance of the Papal State and is now used for temporary exhibitions.

Look Up

Borromini' dome and campanile

The narrow street unfortunately does not invite us to look up to Borromini's sophisticated works. S. Andrea delle Fratte contains very interesting tombs of the XVIIIth century, which you can see in my pages Baroque Tombs showing the dead in a medaillon and Baroque Statues in the act of praying.

Palazzetto dei Pupazzi (puppets)

Palazzetto dei Pupazzi

The rich decoration of this little palace is the only work by Francesco Rosa. It was built in 1732-42, while Rosa was completing the Monastery of Maria Maddalena which is usually considered the most decorated building you can see in Rome. The building was split into apartments which were rented (see my page on flats for rent in XVIIIth century Rome).

Excerpts from Giuseppe Vasi 1761 Itinerary related to this page:


Chiesa e Monastero di s. Giuseppe a capo le case
Si dice quella chiesa a capo le case, perchè ne secoli trascorsi fin qui non giungeva l'abitato di Roma. Fu eretta con il monastero l'anno 1590. da uno Spagnolo Prete della congregazione dell'Oratorio di Roma per le religiose Carmelitane scalze. Dopo trentotto anni fu rinnovata, ed accresciuta la chiesa dal Card. Marcello Landi, e fu ornata di famosi quadri; quello nel primo altare a destra è opera del Lanfranchi, il quadro nell'altare maggiore è di Andrea Sacchi, e quello del terzo altare è di una Religiosa del medesimo monastero. La s. Teresia dipinta a fresco, che sta sulla porta è del detto Andrea Sacchi, ritoccata poi da Carlo Maratti.
Chiesa di s. Andrea delle Fratte
Dalle siepi, e fratte degli orti, che quì vi erano nei. secoli passati, prese il nome questa chiesa un tempo posseduta dalla nazione Scozzese; ma poi staccatosi quel Regno dalla Fede Cattolica, nell'anno 1585. la ottennero i Frati Minimi di s. Francesco di Paola . E però Ottavio del Bufalo coll'entrate lasciate da quella nazione rifece la chiesa con disegno di Gio: Guerra; la cupola bensì ed il campanile ognun vede essere opera del Borromini, ma per maggior sciagura rimasi imperfetti; l'architettura della nobilissima cappella di san Francesco di Paola è del Barigioni, e li due Angioli con li misteri della passione del nostro Redentore sono opera, e dono del Bernini. Il quadro di s. Andrea Apostolo nell'altare maggiore è di Lazzaro Baldi, ed il laterale a destra è di Francesco Trevisani, e quello a sinistra di Gio: Batista Leonardi. Le pitture a fresco nella tribuna, e cupola sono di Pasqualino Marini, e quelle nelle cappelle di altri pittori consimili; la s. Anna però nell'altare della crociata in ovato è di Giuseppe Bottani. A lato della porticella di fianco evvi il deposito di Niccolò Simone de' Duchi di Baviera morto in Roma l'anno 1734., e nell'altra incontro, quello del Re di Marocco venuto alla Fede Cattolica l'anno 1733. e poi morto in Roma l'anno 1739. A piè della porta grande sono due depositi con sculture, quello a destra nell'entrare è del Cav Quijroli, e quello a sinistra di Pietro Bracci; e nel chiostro evvi la vita del Santo dipinta dal Cozza, dal Giraldi, ed altri.

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