QUINTA LEZIONE: Il Catalizzatore
In architettura la
rivoluzione dell’oggetto
Nascita di un nuovo modello
Senza
dubbio la Bauhaus costituisce il crogiolo in cui è avvenuta
quella rivoluzione culturale che dapprima ha interessato l’oggetto, poi
l’architettura.
Il personaggio che viene chiamato a dirigere la scuola è Gropius,
nell’aprile del 1919. La Bauhaus era l’espressione di un nuovo programma-modello,
elaborato grazie a successivi aggiustamenti. La voglia di ricominciare, dopo
lo scenario della prima guerra mondiale, è sicuramente forte e decisiva.
L’intenzione e il tema cardine sono sicuramente la volontà di mettere
in comunicazione il mondo dell’artigianato e quello dell’industria.
L’innovazione sta nel non riproporre uno schema scolastico facendo riferimento
a metodi già acquisiti, bensì si configura come laboratorio, dove
l’insegnamento stesso è pronto a riconfigurarsi in base alle nuove
esigenze. Il luogo è Weimar, un luogo in cui era stato precedentemente
concepito il modello di Henry Van de Velde.
Dal punto di vista delle innovazioni nel campo delle costruzioni, un ruolo di
spicco avrà senz’altro l’introduzione del C.A., con un rivoluzionario
portato sia tecnico che estetico.
-Il vecchio programma aulico entra
in crisi.
-Concetto chiave: assistiamo alla frammentazione del percorso analitico
verso l’astrazione.
Tutto il modello precedente è fondato sulla rappresentazione, l’attuale
si fonda
sull’astrazione. Il percorso si presenta graduale e frammentario e il
procedere è
per intuizione.
-Il nuovo metodo considera in prima
analisi lo studio delle funzioni.
Prendo e analizzo un programma a blocchi; le dimensioni dei blocchi-spazi,
vengono graficizzate in scala; poi si analizzano le interrelazioni tra i diversi
blocchi, secondo i vari pesi dei legami intercorrenti tra gli spazi.
[l’attuale modus operandi non nega del tutto il sistema progettuale della
Bauhaus, ma ne costituisce un superamento].
Cade il concetto medievale di città
chiusa e si valuta un nuovo aspetto: l’espansione, conseguenza dei nuovi
mezzi di trasporto e comunicazione. Si propone lo zooning,
modello non dissimile dalle modalità utilizzate nelle decisioni progettuali
della singola abitazione. Il sistema chiuso a blocco con strade che delimitano,
tipico del modello rinascimentale, cade, per una sovrapposizione delle categorie.
Le strade si fondono con i blocchi ufficio o abitazione. I blocchi sono caratterizzati
da una forte frammentazione e grosso peso ha in questi schemi la mobilità.
Lo studio della forma non viene considerato fin dall’inizio, ma è
una deduzione dallo studio delle funzioni. Da qui si capisce come quest’architettura
si definisca come non prospettivabile.
La distribuzione dell’edificio acquista importanza nell’attimo in
cui viene visto dall’alto, scelta, questa di Gropius, verso una concezione
dinamica dell’architettura. Nella schematizzazione del logo per il Bauhaus
la vista aerea dell’edificio di Dessau prende la conformazione di una
biella meccanica in movimento.
Altro elemento è la rilettura delle scansioni tra superfici aperte e
chiuse: si aggiunge una nuova visione poetica-oggettiva-funzionale. Le grandi
vetrate permettono la dissoluzione del limite e vi è un’aggiunta
nelle visioni: una sequenza di piani sovrapposti. L’architettura funziona
come una macchina di precisione, almeno nelle intenzioni, più raramente
nei risultati.
La trasparenza diviene elemento scardinatore che rompe e rilancia la discontinuità
sulla continuità.