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LA LETTERA

Sei o sette secoli fa, la lettera era poco diffusa e infatti devono verificarsi tre circostanze per far sì che possa esistere la lettera che a noi sembrano più che banali, ma che per l'epoca non erano per niente scontate:
Primo: molte persone devono saper leggere e scrivere e invece fino a pochi decenni fa c'erano molti analfabeti
Secondo: occorre un materiale comodo ed economico sul quale scrivere le lettere (problema che si risolse soltanto nel tardo medioevo con la carta).
Terzo: occorre qualcuno che porti la lettera al destinatario da un luogo all'altro.

LA STORIA DELLA POSTA

Le famose poste dell'antica Roma o dei Persiani o Cinesi, erano sicure, ben organizzate e rapide ma erano riservate esclusivamente allo Stato. I cittadini privati, a seconda della loro condizione economica, si servivano di corrieri personali, oppure di mercanti in viaggio.

La posta degli antichi Greci e Romani era simile a quella persiana. L'Imperatore Augusto (I secolo a.C.) istituì nel territorio dell'Impero romano un organizzatissimo servizio postale.
Sulle principali vie di comunicazione, a distanza di 5 o 6 miglia l'una dall'altra, egli fece costruire delle "stazioni di posta", in cui i corrieri potevano cambiare cavallo. In questo modo era possibile inviare con prontezza i messaggi da Roma alle province e viceversa.

Nell'undicesimo secolo ci fu una novità: un regolare servizio postale per mezzo di colombi viaggiatori.
Solo all'epoca di Dante e di Giotto, infatti, il bisogno di commerciare e la nascita della borghesia ricca e potente fece aumentare i bisogni di comunicazioni a distanza. Nacquero le cosiddette Poste universitarie e Poste dei mercanti, cioè diverse maniere di trasportare lettere e plichi da parte di singole università o da una corporazione (dei banchieri, mercanti di lana, macellai ecc.). Erano servizi efficienti, svolti per mare o a cavallo, ma costosi e non sempre sicuri.
Fino al 1516 il servizio postale era stato ad esclusivo servizio dello Stato, ma da quell'anno divenne un servizio pubblico. I corrieri furono sostituiti dai postiglioni.
Le tariffe postali erano a carico del destinatario, cioè colui che riceveva la posta e variavano da Stato a Stato.
Le epidemie di colera e peste furono un dramma fino al secolo scorso. Per evitare il contagio anche le lettere venivano "fumigate" cioè disinfettate con fumi di resine, cloro e altre sostanze. Un timbro di "sanità" indicava l'avvenuta disinfezione.

I MEZZI DI TRASPORTO DELLA POSTA

La Posta usò sempre tutti i mezzi possibili per accelerare il servizio e renderlo più sicuro (dai cavalieri, alle diligenze, ai colombi, ai treni, alle navi, alle corriere, agli aerei)
Nel 1858, a Londra, le lettere avevano iniziato a viaggiare sottoterra, inserite in cilindri di metallo, foderati di cuoio che correvano spinti da aria compressa dentro a chilometri di tubi posti sotto le strade e collegati ai vari uffici postali. Era la posta pneumatica che in Italia arrivò solo nel 1913.
Altri mezzi insoliti usati per il trasporto della corrispondenza furono: aerei catapultati dalle navi, sottomarini, slitte trainate da cani, carri blindati, razzi e casseforti galleggianti.
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