LA
FISICA DI STAR TREK
di Lawrence M. Krauss
Longanesi & C. Editore
"La
fantascienza come Star Trek non è solo un buon divertimento, ma
assolve anche uno scopo serio, che è quello di espandere
l’immaginazione umana. Non siamo ancora in grado di arrivare là
dove nessuno è mai giunto prima, ma almeno possiamo farlo
mentalmente... la fantascienza di oggi è spesso la scienza di
domani. La fisica di Star Trek merita certamente di essere
investigata. Limitare la nostra attenzione a questioni terrestri
equivarrebbe a fissare dei confini allo spirito umano".
Queste parole sono di Stephen Hawking, il grande fisico padre dei
buchi neri e autore di uno dei tentativi più avanzati di
unificazione della teoria della gravitazione con la meccanica
quantistica. (Hawking compare addirittura come guest star
nell’episodio Il ritorno dei Borg, dove partecipa -
ovviamente sul ponte ologrammi! - a una partita di poker con
Newton e Einstein). Ma Hawking non è il solo fisico appassionato
di Star Trek. Fra i grandissimi si possono ricordare anche i premi
Nobel Stephen Weinberg e Sheldon Glashow e il teorico della teoria
della relatività Kip Thorne. In generale i temi di fisica toccati
nella serie sono oggetto di lunghe discussioni informali tra
fisici e studenti di fisica nelle pause per il caffè ai congressi
e negli intervalli a scuola. La serie però ha avuto fin dai suoi
inizi un successo grandissimo non solo fra i fisici, ma anche
presso un pubblico molto eterogeneo. A che cosa si deve questo
straordinario interesse per la serie, che ha reso popolari
personaggi come Kirk, Spock, McCoy, Scott, Picard, Data, e che ha
dato un’apparenza di realtà ai tunnel spaziali, al
teletrasporto, al ponte ologrammi, ai motori a curvatura, agli
ammortizzatori inerziali, ai raggi traenti, ai cristalli di
dilitio?
IL
MONDO DI STAR TREK
di Thomas Richards
Longanesi & C. Editore
"Da
dove ha origine Star Trek? Perché è così popolare? Quale sua
caratteristica ha attratto un pubblico così esteso per
trent’anni? Penso che il significato della serie possa essere
compreso nel modo migliore osservando come essa riesca a creare un
mondo coerente. Al pari di ogni grande opera artistica o
letteraria, Star Trek ha un’integrità e una risonanza proprie,
una compiutezza che non ha eguali in nessun altro tipo di
fantascienza, cinematografica, televisiva o letteraria che sia.
E con questo libro mi propongo d’illustrare il carattere unico
della serie, considerata non come un gruppo di storie connesse fra
loro, ma come un tutt’uno vitale".
PIANETA
STAR TREK
di Jeff Greenwald
Ultimo Avamposto Editore
Questo
è un libro Trek come nessun altro: uno sguardo profondo e spesso
divertente alla macchina che crea il mito esistente dietro la serie TV
più longeva del pianeta. L'autore di best-seller sui viaggi, Jeff
Greenwald,si mette alla scoperta di come Star Trek (presentato nel 1966
come una "Carovana verso le Stelle") sia diventato un mito
globale. I suoi viaggi lo hanno portato dai bazar dell'India alle terme
giapponesi, da un matrimonio klingon in Germania a un banchetto veneziano
di Trekker, dove - ospite dell'Ammiraglio dello STIC - è rimasto
affascinato dagli appassionati italiani. Lungo la strada è riuscito a
incastrare Leonard Nimoy, a intrufolarsi da Kurt Vonnegut e a visitare il
Jet Propulsion Laboratory della NASA, dove la nuova generazione di geni
dell'astronautica sta realizzando sogni d'ispirazione Trek. E' persino
riuscito a incontrare il Dalai Lama, il quale ha condiviso le sue
sorprendenti idee sui viaggi spaziali, gli alieni e Internet.
I
COMPUTER DI
STAR TREK
di Lois H. Gresh e Robert Weinberg
Longanesi & C. Editore
"Un
libro indispensabile per chi desidera scoprire come funzionano i
computer, per i numerosi appassionati di Star Trek, ma soprattutto
per tutti quelli che vogliono capire che cosa ci riserva veramente
il futuro".
Walter Koenig
"Un
Saggio illuminante sulla tecnologia attuale e sui suoi sviluppi,
esaustivo e divertente come pochi altri".
Tech Directions
"Un’analisi
approfondita, elegante e ricca di spunti di riflessione sui
computer e sull’universo di Star Trek. Gresh e Weinberg ci hanno
regalato un vero gioiello…"
Clifford Pickover