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Episodio #167
Soggetto:
Michael Taylor
e
Bryan Fuller
Sceneggiatura: Michael Taylor
Regia: Mike Vejar
- Data
stellare 54775.4 -
La possibilità di un regolare contatto con la Voyager permette
alla Flotta di assegnare all'equipaggio la prima missione
ufficiale in sette anni, cioè il recupero di una sonda
automatica terrestre, la Friendship One, lanciata 300 anni prima
nello spazio con messaggi amichevoli al suo interno. Dopo una
breve ricerca, l'equipaggio rileva la sonda sulla devastata
superficie di un disabitato pianeta: ma la squadra di sbarco
inviata a recuperarla scopre che il pianeta non è affatto
disabitato e, come risultato, Tom, Neelix e Carey vengono fatti
prigionieri, mentre Chakotay e Kim riescono a tornare sulla
Voyager. Ma quel che è peggio è che gli abitanti del pianeta
sono i pochi sopravvissuti ad una catastrofe indirettamente
causata dalla sonda e, per questo motivo, nutrono da generazioni
un forte odio nei confronti di chi ha inviato loro quella letale
tecnologia: gli abitanti del pianeta Terra.
Collegamenti:
Star Trek VOY - L'origine
della specie
(Distant origin)
Star Trek VOY - Cenere alla cenere
(Ashes to ashes)
Star Trek VOY - I denti del drago
(Dragon's teeth)
Voto: |
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Commento: Ma guarda... Quello è
Carey... Sarà dalla prima o dalla seconda stagione che non si vedeva...
Che bella idea quella di far tornare qualche vecchio personaggio
ricorrente. Ma... Aspetta un momento, che fanno? No! Ecco, l'hanno fatto
fuori... Questa è "sindrome da maglia rossa" all'ennesima potenza, che
delusione... E anche l'episodio - che non sarebbe neppure malaccio dal punto
di vista del ritmo e della tensione - delude molto nella sua premessa, cioè
quella degli alieni che finiscono per autoannientarsi perché incapaci di
gestire in modo corretto una sonda terrestre inviata nello spazio con
intenzioni e messaggi pacifici. E' troppo inverosimile, è come se qualcuno
desse a qualcun altro un biscotto e questi se lo ficcasse in un occhio
invece di mangiarlo, per poi accusare chi glielo ha dato di averlo
aggredito... Beh, forse il paragone non è proprio calzante, ma resta il
fatto che tutta la storia rasenta pericolosamente il paradossale, in
particolare nei ciechi atteggiamenti del leader alieno. E c'è un'altra
cosa: quando un alieno chiede a Sette se è l'unica a bordo ad avere le nanosonde lei gli risponde di sì, sicché, a questo punto, sono curioso di
sapere come funziona Icheb...
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