Monte di Pietà
e banco pubblico (Book
9) (Map
C3) (Day 7) (View D8) (Rione Regola) and (Rione Parione)
In this page:
The plate by Giuseppe Vasi
Today's view
Palazzo di Urbano VIII
Palazzetto Alivrandi
S. Barbara e S. Salvatore in Campo
The Plate (No. 180)
The pawn shop was initially authorized by Paulus III and Clemens
VIII erected this building which was enlarged by Paulus V. Vasi shows the
people going in with parcels and on the left the security guards. The view is taken from the green dot in the 1748 map below.
In the description below the plate Vasi made reference to: 1) SS. Teresa e Giovanni della Croce; 2) Monastery, once the palace of Urbanus VIII when he was a cardinal; 3) Building where once was the church of S. Martinello.
The map shows also 4) Monte di Pietà; 5) S. Barbara dei Librai; 6) S. Salvatore in Campo; 7) Palazzetto Alivrandi. The dotted line in the small map delineates
the border between Rione Parione (upper part) and Rione Regola (lower part).
Today
The very small square near Campo
de' Fiori does not allow Vasi's view. The building is still the pawn
shop of Rome and has been only very slightly altered. Unfortunately the
palace at the end of the square has lost the gentle look of the plate and the church does not exist any longer.
The fountain of Monte di Pietà is linked to Paulus V, whilst Clemens VIII and Paulus III
are honoured in the front of the building. The clock is attributed to Borromini.
Palazzo di Urbano VIII
The palace was acquired by Monte di Pietà and later on became a school. Notwithstanding the many changes which have occurred to the palace, the decoration
still shows the heraldic symbols of the Barberini (the sun and the bees).
Palazzetto Alivrandi
The small palace shown by Vasi on the left side of the print has a very interesting
courtyard where an open staircase leads to the various apartments. It is a design very unusual in Rome,
but largely utilized in northern Italy, especially for buildings with many small apartments.
S. Barbara e S. Salvatore in Campo
In nearby Via dei Giubbonari a little square is embellished by the 1680 Baroque façade of S. Barbara dei Librai (Booksellers), another church
built by a Guild (click here for a list of churches belonging to a guild). The design of the façade is the only architectural work of the painter Giuseppe Passeri.
In 1638 Pope Urbanus VIII allowed the administrators of Monte di Pietà to enlarge the building by acquiring and pulling down an adjoining
block of houses, which included a small church dedicated to S. Salvatore. The administrators had the obligation to build a new church dedicated to S. Salvatore which they did in 1640 (design by Francesco Peparelli).
The high number of churches in the area led to repeated closures of S. Salvatore with consequent deterioration of its interior and alteration of its external aspect (including
an apartment above the church).
Excerpts from Giuseppe Vasi 1761 Itinerary related to this page:
Monte della Pietà
Per evitare le gravi usure, che facevano gli Ebrei sopra i pegni de' Cristiani, e per dare sollievo ai bisognosi,
fu eretta nell'an. 1539. a persuasione del P. Gio. Calvo Generale de' frati Conventuali, una confraternita
di persone facoltose, le quali sborsando una certa somma di danaro formarono un monte, affinchè si
prestasse ai poveri quella somma, che comportassero i pegni, che loro offerissero senza prendere
verun interesse. Essendo questa confraternita, e opera pia approvata da Paolo III. ed essendone
poi protettore s. Carlo Borromeo nè formò li statuti. Sisto V. le concedè per residenza un palazzo nella
strada de' Coronari, e Clemente VIII. considerando l'angustia di quello, trasportolla quivi l'an. 1604.
concedendole varj privilegi, ed esenzioni. Quindi a poco a poco il monte è cresciuto a tal segno, che
è giunto ad occupare tutta l'isola, ed ora ha passato ad abbracciare il palazzo già abitato da
Urbano VIII. mentre era Cardinale, e vi è stato collocato il banco de' depositi.
È ammirabile in questo monte di Pietà la cappella eretta per comodo degli ufiziali del Monte, e del Banco,
ornata tutta di marmi mischi e sculture riguardevoli. Il bassorilievo sull'altare è di Domen. Guidi, quello
a destra, della scuola di Monsù Legros, quello a sinistra di Monsù Teodone; la statua della Carità è del
Mazzoli, l'Elemosina del Cametti, la Speranza del Cornacchini, e la Fede del Moderati.
Nella piazzetta a destra del Monte evvi la piccola chiesa di s. Salvatore in Campo
edificata l'anno 1639. per conservare la memoria dell'antica, che fu arretrata per la fabbrica del medesimo
Monte, essendo parrocchiale e spettante alla badia di Farfa.
Chiesa di s. Barbera
Fin dall' anno 1306. si trova essere stata consagrata questa piccola chiesa, se per fondazione o
ristaurazione non si sa. Leone X. le dette il titolo Cardinalizio: ma Sisto V. glie lo tolse, e
Clemente VIII. levandole la cura delle anime, la concesse ai Preti della Missione. Finalmente
poi essendo nel 1600. conceduta alla confraternita de' Librari, questi avendola riattata, vi
aggiunsero il titolo di s. Tommaso di Aquino, e di s. Giovanni di Dio loro protettori, e poi nel
Pontificato di Innocenzo XI. la rinovarono a spese di Zanobi Masotti libraro Fiorentino. La statua
della santa Titolare, che sta sopra la porta è scultura di Ambrogio Parisj, e l'Angelo dipinto sul muro
accanto è nobile scherzo di Guido Reni; nella chiesa poi vi sono pitture di Luigi Garzi, e di altri moderni.
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