Giardino e Casino Pontificio del Belvedere
(Book
10) (Map D2) (Day 8) (View C2)
(Rione Borgo)
In this page:
The plate by Giuseppe Vasi
Today's view
Casino di Belvedere (Biblioteca Vaticana)
La Pigna
Vases and Fontana del Vascello
The Plate (No. 181)
Vasi always finds a way to show us what he believes deserves our
attention. In this case he classifies Cortile della Pigna
as a garden and in this way we can see in Book 10 one of the
masterpieces of Bramante and a landmark of Rome. The view is taken from the green dot in the small 1748 map here below.
In the description below the plate Vasi made reference to: 1) Porticoes leading to Palazzo Vaticano;
2) Fir-cone and peacocks; 3) Door leading to Fontana del Vascello.
Today
There are only some minor changes related to the garden which is today
a simple lawn and to the fountain which was replaced in the XIXth century by a huge statue of St Peter (today in the Vatican Gardens) and now it is replaced by a modern sculpture
by Arnaldo Pomodoro.
The Casino
Belvedere (nice view) is the name given by Innocentius VIII to the
sort of little castle built on high ground near St Peter's and with a
commanding view over the meadows north of Castel Sant'Angelo
(Prati di Castello) and beyond them Monte Mario. Here was brought
shortly after its discovery the statue of Apollo (therefore called
Apollo del Belvedere - see my background), which so much influenced
Renaissance artists. Julius II charged Bramante with the task of
building a connection between Belvedere and the Vatican Palace. The
long corridors Bramante built are now the main part of the Vatican
Museums. One of the corridors hosted the Vatican Library (Biblioteca Vaticana). The gigantic niche can be seen from outside the walls of the
Vatican from Porta
Angelica.
The Fir-cone
Pigna (Fir-cone) is the name of the quarter of Rome between the
Pantheon and Via del Corso, because here in front of a temple stood
this bronze sculpture spouting water from its top. It was first
brought into old St Peter's where Dante saw it and was so much
impressed that he referred to it in his Divina Commedia.
The peacocks too are of Roman origin: they were at the entrance
of Hadrian's Tomb. Gregorius XVI brought here the Egyptian lions
Domenico Fontana used to decorate Sixtus V's Mostra dell'Acqua Felice.
The Vases and Fontana del Vascello
The decoration of the garden with large vases is due to Clemens XI.
The bases of the vases still show the mountains and the star of his
coat of arms, the vases instead bear the coat of arms of John Paul II.
Clemens XI added also a gigantic "flying"
coat of arms in the niche. Fontana del Vascello (ship) was built by Giovanni Vasanzio in 1618 for Paulus V.
The subject is maybe a reference to the fact that the area was used at Nero's times for Naumachiae, fights among boats to entertain the Romans.
Excerpts from Giuseppe Vasi 1761 Itinerary related to this page:
Biblioteca Vaticana
Da Sisto V. fu principiata, e da altri Pontefici accresciuta con uno stupendo numero di
libri, e codici manoscritti rarissimi, e antichi di tutte le lingue, e diverse Bibbie
Ebraiche, Siriache, Arabiche, e una Greca secondo li 70. Interpetri, e varj monumenti
scritti in scorza di alberi chiamati papiri. Gli antichi pugillarj espressi in alcune
tavolette, moltissimi manoscritti con miniature antiche, ed una infinità di altre
rarità si vedono in questa vasta biblioteca lunga 400. passi ornata di pitture, ed
arricchita collo spoglio di moltissime librerie di Europa, e di altre ancora: tanto che
in oggi non vi è una simile. Si vede in essa una colonna di alabastro orientale trasparente
lavorata a spira, ed un sarcofago rosso, e poi una cassetta, in cui si conserva un lenzuolo
tessuto di una pietra chiamata Amianto, nel quale i Gentili bruciavano i cadaveri. Ed
ancora un museo sagro fatto ultimamente da Benedetto XIV. Segue dopo il
Casino di Belvedere
Da Niccolò V. era stato fatto sopra una punta del colle Vaticano un casino col disegno di
Antonio Pollajolo, lungi dal divisato palazzo 500. passi, affinchè godesse l'amenità della
vasta campagna verso settentrione, onde fu detto fin d'allora di Belvedere. Dipoi essendo
cresciuto di comodi, e delizie da Innocenzo VIII. e da Alessandro VI. il Pontefice
Giulio II. perchè potesse andarci comodamente senza uscire di palazzo, fecevi due
lunghissimi corridori con magnifico disegno di Bramante Lazzari, il quale nel vacuo
formovvi un cortile sì magnifico e grande, che non vi è il pari, e ne' corridori vi
furono poste L'armeria nel primo piano, la suddetta Biblioteca nel secondo, e nel
terzo una galleria dipinta mirabilmente con paesi a fresco. Pio IV. avendovi fatto
un nuovo appartamento, vi dipinsero i Zuccheri, il Pomaranci, il Baroccio ed altri.
Si conservano in questo varj modelli della basilica Vaticana e de' palazzi Apostolici, e
nel gran nicchione del giardino evvi la pina di metallo in mezzo a due pavoni similmente di
metallo, che come si dice, stette sulla mole Adriana, racchiudendo le ceneri di quel Cesare.
Tra le fontane, che adornano questa delizia, evvi quella del vascello
fattavi da Clemente IX. lavorato tutto di rame con sommo artifizio, poichè in un medesimo
tempo spicca il giuoco di 500. zampilli, formando le vele, e imitando i tiri del cannone,
fa quasi spavento il mormorio di tanta acqua, che si vede saltare e rimbombare in aria;
altresì fanno paura i bagnatori, e zampilli nascosti, che all'improvviso ci assaltano furiosi
per le scale, e porte.
Sono per ultimo ammirabili le statue, poste nel vicino cortile, che dicesi di Belvedere,
fra le quali, quella di Laocoonte riferita da Plinio, l'Apollo, e l'Antinoo, ed il
maraviglioso torso, sopra cui il Buonarroti faceva li suoi studi, ed ancora la Venere, con
altre statue e maschere sceniche, avanzi della cieca gentilità, che daranno più piacere
con osservarle, che con descriverle in questo breve trattato.
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