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S. Maria in Via Lata (Book 3) (Map B2) (Day 1) (View C7) (Rione Pigna)

In this page:
The plate by Giuseppe Vasi
Today's view
S. Maria in Via Lata
Palazzo Doria Pamphili
Palazzo Decarolis

The Plate (No. 44)

S. Maria in Via Lata

Via del Corso was previously called Via Flaminia and Via Lata (wide) as many other main streets in Italian cities (Via Larga in Florence and Milan). It goes from north to south so from the shadows we understand it is noon. The view is taken from the green dot in the map below. In the description below the plate Vasi made reference to: 1) Palazzo Decarolis; 2) Palazzo Pamfili su Piazza del Collegio Romano; 3) Palazzo Pamfili su Via del Corso. 2) is covered in another page. The small 1748 map shows also 4) S. Maria in Via Lata.

Small ViewSmall View

Today

The view today

This side of Via del Corso is unchanged, but Via Lata is not that wide and the view cannot be the same as shown by Vasi in the plate.

S. Maria in Via Lata

S. Maria in Via Lata

The church is an old one but the façade was rebuilt by Pietro da Cortona for Alexander VII (see Six Mountains and a Star for another plate of the church and what is left of the heraldic symbols of Alexander VII). In the little street to the side of the church there is a coat of arms of Innocentius VIII, where his origin from Genoa is mentioned.

Coat of arms of Innocentius VIII

Palazzo Doria Pamphili

Palzzo Doria Pamphili

The Palace has three façades. This one on Via del Corso is by Gabriele Valvassori and was completed in 1734. It is very innovative and today regarded as the finest example of Rococo in Rome, but initially and until the end of XIXth century it was much criticized. The arms of the Doria Pamphili provide the motifs for its decoration (in the background a capital with Fleur-de-Lis and olive leaves). See more of this palace in Where the Dove Flies.

Palazzo Decarolis

Palazzo DecarolisIl Facchino

Palazzo Decarolis or Simonetti was once the property of the Boncompagni-Ludovisi and their family symbols can be seen in the cornice. It was designed in 1712-14 by Alessandro Specchi. Once in Via del Corso (as you can see in the plate), the little fountain of Il Facchino (the porter) is now in the street between the palace and the church. It was one of the talking statues of Rome (with Pasquino, Madama Lucrezia, il Babuino, l' Abate Luigi and Marforio click here to learn more about il Facchino and the Talking Statues of Rome).

Excerpts from Giuseppe Vasi 1761 Itinerary related to this page:


Palazzo de Carolis
Questo fu eretto con Magnifico disegno di Alessandro Specchi dalla famiglia di Carolis, che si estinse nel suo nascere.
Chiesa di S. Maria in Vialata
Porta questa chiesa un tal nome dall'antica Via Lata, in quei tempi molto celebre e frequentata, perchè essendo fuori della Città, era adorna e fiancheggiata da magnifici edifizj venali, per uso e comodo de' forestieri, non ammessi ancora alla cittadinanza. Si crede per antichissima tradizione, che quivi in una di quelle case venisse ad abitare s. Pietro Apostolo quando capitò la prima volta in Roma insieme con s. Marco, e s. Marziale, il quale vi eresse un oratorio in cui il Principe degli Apostoli potesse celebrare i divini misteri, e amministrare i Sagramenti, e per molto tempo fu chiamato oratorio di s. Marziale. Vi abitarono ancora s. Gio. Evangelista, s. Luca, ed altresì s. Paolo, che quivi scrisse le sue difese, e buona parte delle sue epistole: onde sommamente venerabile è questa chiesa, conservandosi sotto di ella la memoria de' suddetti ss. Apostoli, ed Evangelisti, espressi in un bassorilievo in marmo, ed una immagine della ss. Vergine fatta in creta cotta da Cosimo Fancelli.
Da s. Sergio Papa fu consagrata l'anno 700. la nuova chiesa, e poi da Innocenzo VIII. rifatta da' fondamenti. Vi era unito il celebre monastero di monache di s. Ciriaco; ma essendo poi ridotta in collegiata, è stata più volte ristaurata, e finalmente ornata tutta di marmi, metalli dorati e pitture, fra le quali vi è nel primo altare un santo Vescovo con s. Andrea, che viene dal Pomarancio, ed il s. Niccolò nel secondo è di Cesare Nebbia. Il disegno dell’altare magg. ornato di preziosi marmi e metalli dorati è disegno di Pietro da Cortona, e le pitture nella tribuna sono del Camassei; quelle però nel soffitto sono di Giacinto Brandi. Il s. Pietro in atto di battezzare è del Vasconio; il s. Lorenzo con altri Santi si crede del detto Consolano, ed il s. Michele, del mentovato Brandi. Il magnifico prospetto è di Pietro da Cortona, il quale fece ancora il bel portico colle scale, che conducono al sotterraneo suddetto.

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