Palazzo Corsini (Book
4) (Map
D3) (Day 6) (View D7)
(Rione Trastevere)
In this page:
The plate by Giuseppe Vasi
Today's view
Palazzo Corsini
La Farnesina
S. Giacomo alla Lungara
Chiesa e Conservatorio
della SS. Croce
Regina Coeli e S. Maria della Visitazione (S. Francesco di Sales)
Villa Alibert
S. Giuseppe
Palazzo Salviati
Acqua Lancisiana, Spedale de' Pazzi e S. Leonardo
The Plate (No. 72)
This view of Via della Lungara is taken just a few steps outside of Porta
Settimiana. Lungo means long, thus Via della Lungara is a reference
to the fact that this was one of the longest streets of Rome, connecting
Trastevere to Borgo. The view is taken from the green dot in the small 1748 map here below.
In the description below the plate Vasi made reference to: 1) Casino Farnese;
2) S. Giacomo; 3) Porta S. Spirito;
4) Monastero di Regina Coeli; 5) Monastero delle scalette (della SS. Croce). 3) is shown in another page.
The small map shows also 6) Monastero di S. Giuseppe; 7) Palazzo Salviati; 8) Acqua Lancisiana; 9) S. Maria della Visitazione; 10) Villa Alibert.
Today
The view is slightly different than in 1750, but the overall impression
of being out of town is preserved. The main change relates to the church
and monastery of Regina Coeli, which were pulled down to build the new
prison of Rome, Capital of Italy, which retained the name of Regina Coeli
and still is used as a prison.
Palazzo
Corsini
The palace was originally built by Cardinal Domenico Riario, nephew
of Sixtus IV. Here lived and died Queen Christina of Sweden. The little
and peaceful square leading to the gardens
of Villa Corsini retains the name of the Queen who embraced Catholicism
in 1655 and came to live in Rome. The palace was bought by Clemens XII
for his nephew Cardinal Neri Corsini and the architect Ferdinando Fuga
was entrusted with a thorough reconstruction of the palace (1729-1732).
Unlike Valvassori for the façade of Palazzo Doria
Pamphili, Fuga was much praised for this academically correct result.
The large flower-pots on the pillars which separate the building from the
little square retain however the spirit of Baroque Rome.
La Farnesina
Vasi mentions, but does not show in the plate, Casino Farnese alias
la Farnesina. A plate in Book 5 with a view over
the main façade deals with it. This is the rear façade of the building
erected by Baldassarre Peruzzi for the banker Agostino Chigi in 1506, which
was acquired by the Farnese in 1580 and then inherited by the King of Naples.
S.
Giacomo alla Lungara
The little church was renovated by Gian Lorenzo Bernini at the direction of Urbanus
VIII as a little bee in the capitals confirms. The bees and the sun of the Barberini
can be seen also in the decoration inside the church. The church contains an interesting funeral monument designed by Bernini.
Chiesa
e Conservatorio della
SS. Croce
Vasi refers to the church and monastery of SS. Croce as the church
and monastery "delle scalette (of the steps)" because of the steps in front
of them, leading to the ferry. The church is
also known as Chiesa del Buon Pastore (Good Shepherd), after the statue
over the monastery entrance. The statue (a XIXth century work) hints to the fact that the building
hosted young women who had sinned.
Regina
Coeli e S. Maria della Visitazione
The front side of the prison is on Via della Lungara. The little
door on the side of Via delle Mantellate (mantellate = cloaked with a reference
to the nuns of the nunnery mentioned below) is the entrance to the parlour and to the
office where parcels for the inmates can be deposited. In the past the
wives of the inmates used to go near Villa Lante
on the Janiculum and from there they shouted the news to their husbands.
The inmates could not see them because the windows were covered by panels
which did not allow viewing, although the light could get into the cells. At the end of Via delle Mantellate there was a nunnery built under Clemens XI for the
nuns of an order founded by the French Saint Jeanne-Francoise de Chantal,
known also for being the grand mother of M.me de Sévigné. The nunnery had a little church
named S. Maria della Visitazione. The church is now inside the prison: it was also called S. Francesco di Sales.
Villa
Alibert
Count Giacomo d'Alibert (1626-1713) is known for having opened the first public
musical theatre of Rome at Tordinona. The initiative was met with great success and his son later on built a new
theatre near Piazza di Spagna. By marrying Maria Vittoria Cenci, Count d'Alibert acquired a large estate near Via della Lungara which included
a small but elegant casino.
S.
Giuseppe
The church at the far end of Via della Lungara is a work by Ludovico
Rusconi Sassi (1732) and its interior is inspired by Borromini's S.
Carlo alle Quattro Fontane, whilst the monastery (designed by Francesco Fiori in 1764) shows the influence
of Borromini's Palazzo di Propaganda Fide.
Palazzo Salviati
Palazzo Salviati was built by the Florentine Nanni di Baccio Bigio
for Cardinal Bernardo Salviati in the XVIth century. It is worthwhile mentioning
that the building was outside the walls (until in 1642, Urbanus VIII built
a new stretch of walls on the Janiculum): most likely Porta
Settimiana and Porta S. Spirito were kept
open, because Via della Lungara was not accessible in other ways, so there
was no risk of trespassing.
In 1820 the gardens of Palazzo Salviati were chosen as the site for the first Botanical Garden of Rome which in 1883 was moved
to Villa Corsini. Palazzo Salviati after having been a tribunal and a hotel now belongs to
Arma dei Carabinieri, the Italian militarized police force. On special occasions its courtyard is open for concerts.
Acqua
Lancisiana
Giovanni Maria Lancisi (1654 - 1720) is still known for his studies
of anatomy. He worked in the Hospital of S. Spirito.
He used to recommend the water of a spring close to the river (thus called
l'Acqua Lancisiana). This practice was common until the 1920s. Now the
two fountains below the Lungotevere are abandoned (coats of arms of Clemens
XI and of Pius VIII). The 1883 map shows Via della Lungara. I have underlined
in red buildings which have been pulled down: Ospedale de' Pazzi (lunatics),
S. Leonardo, Regina Coeli and on the other side of the river S.
Anna dei Bresciani.
Excerpts from Giuseppe Vasi 1761 Itinerary related to this page:
Palazzo Corsini
Questo magnifico palazzo già de' Riarj nipoti di Sisto IV. fu abitato alla Regina di Svezia, quando venne
a Roma per abjurare l'eresia, che aveva professata. Ma dipoi comprato dal Card. Neri Corsini nipote di
Papa Clemente XII. fu rinnovato, e cresciuto molto più della metà dalla parte verso ponente con disegno
del Cav. Fuga. Fra gli altri ornamenti, che lo rendono cospicuo, uno è la galleria ornata di quadri, quasi
di tutti gli autori celebri; l'altro è la Biblioteca ricca di libri e manoscritti rari, con una prodigiosa raccolta
delle più famose stampe di uomini eccellenti, legate nobilmente in 400. volumi, e il terzo è la
deliziosa villa
ornata di fontane, di lunghi viali, e boschi altissimi, con un ameno teatro con portici costruiti tutti di
verdure, in cui si tengono le virtuose radunanze degli Accademici Quirini, e sull'alto evvi un magnifico
casino di ritiro, da dove talmente si scopre l'abitato di Roma, con tutte le tue campagne, che di lì appunto
io presi il partito del gran prospetto di Roma, che ho dato alla pubblica luce.
Chiesa e Conservatorio di s. Giacomo
In Septimiana fu detta questa chiesa, dalla vicina porta, e vi stettero per qualche tempo i monaci
Silvestrini: ma nell'anno 1626. sotto Urbano VIII. vi fu stabilito il Conservatorio per le povere donne
levate dal peccato, le quali vogliono dare ad una vita penitente sotto la regola di s. Agostino.
Il s. Giacomo sull' altare maggiore è del Romanelli, e gli altri quadri sono di Francesco Toppa.
Incontro evvi la
Chiesa e Conservatorio della ss. Croce
Nell'anno 1615. fu eretta la chiesa insieme col conservatorio da un religioso Teresiano
coll'elemosine del Duca di Baviera, e di Baldassare Paluzzi nobile Romano, per collocarvi
le povere donne, che renunziate le vanità del mondo, vogliono dare ad una vita penitente
sotto la regola di s. Teresa, ma senza voti, e senza clausura. Segue dopo la
Chiesa e Monastero di Regina Celi
D. Anna Colonna moglie di D. Taddeo Barberini rimasta vedova eresse sulla strada della
lungara la chiesa e Monastero l'anno 1654. e collocandovi una famiglia di religiose
Teresiane, ella si ritirò con esse, e poi piamente vi morì, lasciando erede di molte
entrate, e ricche suppellettili la chiesa, in cui si vede il suo deposito ornato di marmi
con busto di metallo. Il piccolo tabernacolo sull'altare è ricoperto di lapislazzoli, gioje,
statuette, ed altro; il quadro della Presentazione è del Romanelli; del quale è ancora
quello di s. Teresia; la s. Anna però è opera di Fabrizio Chiari. Queste Religiose per
ispeciale ossequio alla ss. Vergine recitano ogni 4. ore l'antifona Regina Coeli ad un
replicato ed artificioso sogno della loro campana, dal che la chiesa ed il monastero ha
preso il nome.
Chiesa di s. Francesco di Sales
Nel vicolo accanto alla chiesa di Regina Celi corrisponde questa piccola, ma devota chiesa,
e monastero, il quale fu fabbricato sotto Clemente IX. per le religiose istituite dal detto
s. Vescovo, e per tale effetto fece venire da Turino le maestre per istabilirvi una comunità
di quell'istituto. Ma essendo poco dopo morto il Pontefice, proseguì l'impresa il Principe
Borghese colla Principessa sua consorte, e fu dedicata la chiesa alla Visitazione di
s. Elisabetta, e però sull'altare maggiore si vede dipinta da Carlo Cesi; il s. Giuseppe
però è di Guido Reni, e la statua di s. Francesco di Sales è di Francesco Moratti. Segue poco dopo la
Chiesa e Convento di s. Giuseppe
I Chierici Pii operarj edificarono questa chiesa, e la loro abitazione l’anno 1734. colle
limosine di Monsig. Carlo Majella Napoletano. Evvi nella chiesa la deposizione dalla
Croce opera di Niccolò Ricciolini, e la s. Anna incontro di Girolamo Pesci.
Perchè troppo lontano darebbe il cammino per andare a passare i ponti, fu fatto quasi
incontro a questa chiesa il secondo passaggio della barchetta, e più oltre evvi la
Chiesa ed Ospiz. di s. Leonardo, e Romualdo
Molto antica e ricca bisogna dire, che sia stata questa piccola chiesa, mentre da
Innocenzo III. fu unita alla Basilica Vaticana. Gregorio XIII. la concedè ai monaci
Camaldolesi riformati di monte Corona, i quali avendo rinnovata la chiesa, vi stabilirono
il loro ospizio. Incontro a questa si vede il magnifico
Palazzo Salviati
Dal Card. Bernardo Salviati fu eretto questo palazzo con disegno di Nanni Baccio
Bigio per darvi alloggio ad Errico III. Re di Francia, e fu detto da Corgna per quello,
che vi aveva quella famiglia. Sono ne' suoi appartamenti de' quadri di Leonardo da Vinci,
di Andrea del Sarto, di Paolo Veronese, del Caracci, del Domenichino, di Guido Reni, di
Carlo Maratti, ed altri, ed ancora delle statue antiche di sommo pregio; evvi ancora un
delizioso giardino, al pari dell'appartamento nobile.
Quindi nel vicolo a destra evvi il terzo passaggio della barchetta, e presso la celebre
e salubre acqua Lancisiana, ed accanto lo
Spedale de' Pazzi
In piazza Colonna, ove è la chiesa di san Bartolommeo de' Bergamaschi, ebbe principio,
come dicemmo, lo spedale de' pazzi da alcuni pii Cristiani l’anno 1560. ma perchè ivi era
poco sito, nel Pontificato di Bened. XIII. fu quì trasportato con tutte le sue entrate,
e fu unito allo spedale di s. Spirito.
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