Alzheimer

Una cura per l'Alzheimer

 

Colpisce 37 milioni di persone nel mondo e a metà di questo secolo i malati potrebbero essere addirittura il triplo. L'allungamento della vita media ha avuto come conseguenza un'aumentata incidenza del morbo di Alzheimer nei Paesi occidentali. Contro questa forma di demenza la medicina non è però ancora riuscita a trovare una cura. Dopo aver tentato molte strade (è allo studio da tempo perfino un vaccino), adesso un team di ricercatori dell'Harvard Medicai School e del Cambridge Hospital sta mettendo a punto una terapia il cui scopo è di mettere un freno alla proliferazione di vasi sanguigni nei tessuti malati che si accompagna sempre al morbo. Nel cervello dei malati si formano dei depositi di una proteina, il beta ameloide, che a lungo andare uccidono i neuroni e portano alla demenza e alla morte. Intorno a queste placche si trovano grandi quantità di vasi sanguigni. È stato notato che tra i diversi farmaci che hanno dimostrato di avere un effetto positivo sulla malattia (antinfiammatori non steroidei, calcio antagonisti, anti colesterolo e anti acido) c'era una caratteristica comune. Tutti inibivano la formazione di nuovi vasi (angiogenesi). Se si scoprisse che proprio a questa proliferazione è attribuibile il danno al cervello, una terapia mirata a contrastarla potrebbe dare ottimi risultati. Forse la cura dell’ AIzheimer è più vicina.

Marta Buonadonna
 
 

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