|
|
Può accadere che un vulcano spento si trasformi in un laghetto, come è successo per il lago di Bracciano tanti anni fa. Il lago di Bracciano è di origine vulcanica ed ha perciò forma quasi circolare, le rive in alcuni punti sono molto ripide ed anche il declivio subacqueo è molto forte, mentre nelle zone piu' profonde il fondale assume l'aspetto di una piatta conca. Il paesaggio del lago è in gran parte costituito da terreni coltivati, prati e una fitta macchia mediterranea: lecci, querce, castagni, cerri, aceri, arbusti, ecc... Dall'acqua alla terraferma si nota una rapida successione di forme di vegetazione: da quella sommersa a quella semisommersa e galleggiante, fino a quella completamente emersa. Una particolarità che salva l'ambiente del lago è la proibizione delle barche a motore allo scopo di limitare l'inquinamento delle acque: ciò lo ha fatto diventare il regno delle vele.
La leggenda del lago di Bracciano La leggenda narra che, dove oggi c'è il lago di Bracciano, un tempo ci fosse una città chiamata Sabazia. Sabazia era molto bella e molto ricca, tuttavia i suoi abitanti erano egoisti, avari e cattivi con il prossimo. Un giorno Dio si accorse della cattiveria che regnava a Sabazia e volle punirla, mandò tanta pioggia che la città fu sommersa e nacque il lago. Fece in modo invece che una bambina buona facesse in tempo ad andarsi a rifugiare sulle alture, dove oggi sorge la Chiesetta del Riposo. La leggenda del
cavaliere Una leggenda racconta che, in un tempo molto lontano, intorno all'anno 900, un cavaliere andava cercando terre e gloria. Era il capostipite degli Anguillara. Egli uccise un drago nei nostri territori e potè prendersi in dono dal Papa tante terre quante ne avesse attraversate a cavallo in un giorno. Secondo la leggenda fu così che gli Anguillara ottennero il feudo dove oggi noi abitiamo.
Porta di Castello e Palazzo Baronale
In giardino e in aula
|
|