Il testo della bibbia è stato tradotto fin dall'antichità ad uso dei popoli convertiti al Cristianesimo. Abbiamo traduzioni in Greco, (solo l'A.T.), in Aramaico, in Latino e nelle lingue nazionali.
TRADUZIONI IN GRECO
In GRECO è stato tradotto l'AT da diversi autori ad es. le traduzioni di AQUILA, SIMMACO, TEODOZIONE.
La traduzione più diffusa fu quella detta dei 70, nata da una leggenda. Si racconta che fu affidata la traduzione del testo ebraico a 72 saggi ognuno per proprio conto e che alla fine le traduzioni furono miracolosamente identiche.
TRADUZIONI IN ARAMAICO
Si tratta dei TARGUMIN che erano traduzioni del testo ebraico fatte sul momento da chi leggeva e messe poi per scritto.
TRADUZIONI IN LATINO
Quando il cristianesimo si diffuse nel mondo romano furono fatte traduzioni in latino, ne ricordiamo due:
*** VETUS LATINA : Vetus significa antica, fu la prima versione in latino del NT e risale al II sec. d.C.
*** VOLGATA : traduzione di S. Gerolamo alla fine del IV sec. d.C. Volgata significa diffusa.
TRADUZIONI NELLE LINGUE NAZIONALI
Per molto tempo si utilizzarono i testi in latino perché quella era la lingua ufficiale nel medioevo.
Si svilupparono poi le varie lingue nazionali.
Inizialmente furono viste dalla Chiesa con diffidenza, era proibito tradurre e leggere la Bibbia nella lingua volgare del popolo, soprattutto per paura di errori.
Con il tempo si accettarono traduzioni nelle lingue nazionali, che però non potevano essere utilizzate nella liturgia, cioè durante le celebrazioni della Messa ecc.
Solo dopo il Concilio Vaticano II, nel 1965, le lingue nazionali furono ammesse nella celebrazione della liturgia.
TRADUZIONI IN ITALIANO
Ci sono diverse traduzioni in Italiano. Quella ufficiale che si usa in chiesa è curata dalla CEI, Conferenza Episcopale Italiana, l'assemblea che riunisce tutti i vescovi italiani.
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