INCENTIVI SALARIALI
AI DOCENTI DELLE ZONE A RISCHIO

Ai docenti italiani non sono mai state applicate misure di differenziazione salariale in nome di un egualitarimso che ha trovato per troppo tempo unite le più diverse componenti culturali e che ha sempre incontrato il favore di chi in nome dell'eguaglianza coltivava mediocrità e deresponsabilizzazione.

Il Contratto nazionale di lavoro più recente ha introdotto prime misure di differenziazione ed ha lasiato al 'contratto integrativo' nonché alla contrattazione decentrata il compito di attuare le misure.

La sorte ha voluto che la prima applicazione abbia riguardato gli insegnanti delle 'zone a rischio', quindi tutte le province meridionale più alcune grandi aree urbane del centro nord: Roma, Torino, Genova, Milano. La maggiore delle aree a rischio per numero di studenti, é la provincia di Napoli con circa 550.000 studenti (seguita da Roma con 450.000 e Milano con 380.000). Proprio in questa provincia l'applicazione é avvenuta nel mezzo di infuocate polemiche che però hanno evidenziato anche errori più generali di impostazione sul piano culturale e sul piano organizzativo.

Questa rassegna, organizzata nel vivo di una battaglia non conclusa presenta alcuni materiali documentari utili a farsi una idea delle posizioni e dei problemi. Da una prima circolazione in un gruppo di discssione sono pervenuti a chi scrive contributi di conoscenza e documentari molto utili. Mi auguro di ricambiare e che questa rassegna sia arricchita da nuovi contributi che possano aiutare i 'decisori' a decidere un po' meglio. So per certo che la presente documentazione ha già uscitato un minimo di dubbi nei succitati decisori. Insistiamo.

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