Passiamo ora alla realizzazione della seconda prova, dove incontriamo non poche difficoltà. In questa prova la prima slitta (A) si muove come nella precedente prova con moto rettilineo uniforme ma, prima di raggiungere le fotocellule, urta contro un altra slitta (B) con la stessa massa, le due si uniscono (poiché urto anelastico) e passano tra le fotocellule come se fossero un unico corpo che viaggia a velocità costante (vedi Figura 2).

In ultimo si esegue una piccola prova per trovare l'impulso fornito alla slitta, posizionando le fotocellule (partendo dall'inizio) in modo tale che lo spazio tra di loro sia uguale allo spazio tra i pesetti e il piano d'appoggio.

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