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NOTA ALLA FIGURA 3
Se la distanza tra le fotocellule (DF) è minore o uguale alla distanza (DA) tra le due alette (che azionano le fotocellule) delle slitte unite, rimane un certo spazio percorso dalle slitte ma non cronometrato. In pratica al passaggio dell'aletta di A sotto la prima fotocellula parte il cronometro, questo viene poi stoppato al passaggio di tale aletta sotto la seconda fotocellula, quando arriva l'aletta di B (dopo un certo tempo non cronometrato) riparte il cronometro che viene fermato definitivamente al passaggio dell'aletta di B sotto la seconda fotocellula. In questo modo il tempo visualizzato dal cronometro è il doppio di quello reale poiché le fotocellule funzionano in modo tale da far sommare al cronometro il tempo di percorrenza di A e quello di B, quindi: spazio non cronometrato = DA - DF. Maggiore, quindi, è lo spazio tra le fotocellule, minore è lo spazio non cronometrato (che comporta tuttavia un errore accettabile). Per ovviare a questi problemi basta aumentare lo spazio tra le fotocellule in modo che solo un'aletta (quella di A) avvii e stoppi il cronometro (vedi Figura 3). In pratica l'aletta di A passa sotto la prima fotocellula e attiva il cronometro, prima che tale aletta passi sotto la seconda fotocellula l'aletta di B passa sotto la prima fotocellula (senza nessun effetto poiché il cronometro è già avviato), l'aletta di A va a stoppare il cronometro e infine passa B (ancora senza effetti perché il cronometro è stato stoppato già).
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