Palestina

 

Superficie: 6.165 Km² (Cisgiordania 5.800 Km², Striscia di Gaza 365 Km²)
Abitanti: 3.269.000 (stime 2001, Cisgiordania 2.091.000, Striscia di Gaza 1.178.000)
Densità: 530 ab/Km² (Cisgiordania 361 ab/km², Striscia di Gaza 3.227 ab/Km²)

Forma di governo: Governo provvisorio affidato alla Palestinian Authority
Capitale: -
Altre città: Gaza 295.000 ab.
Gruppi etnici: Palestinesi
Paesi confinanti: Israele a NORD, OVEST e SUD (Cisgiordania) e ad EST (Striscia di Gaza), Giordania ad EST (Cisgiordania), Egitto a SUD-OVEST (Striscia di Gaza)

Monti principali: Tall Asur 1022 m
Fiumi principali: Giordano 253 Km (tratto palestinese, totale 360 Km)
Laghi principali: Mar Morto 1020 Km² (totale, comprese parti giordana e israeliana)
Isole principali: -
Clima: Mediterraneo - arido

Lingua: Arabo, Ebraico, Inglese
Religione: Musulmana 97%, Cristiana 3%
Moneta: Nuovo Sheqel d'Israele, Dinaro giordano

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Regione storica dell'Asia mediterranea, che si estende tra le pendici del monte Hermon e la città di Be'er Sheva e tra le coste del Mare Mediterraneo e il Deserto siriaco. Ricordata dalla Bibbia come Terra di Canaan, fu chiamata Palestina dai Greci in periodo rabbinico dal nome dei Filistei che ne abitavano la costa. È divisa in due parti (Cisgiordania e Transgiordania) da una profonda spaccatura tettonica cenozoica (El Ghor) ed è percorsa dal Giordano. Fu abitata dal III millennio a.C. dai Cananei e, dopo un periodo di dominazione egiziana, fu occupata consecutivamente dai Filistei e dagli Ebrei, che vi giunsero, sotto la guida di Giosuè, nel XIII sec. a.C. Fu successivamente assoggettata dagli Assiro-Babilonesi, dai Persiani e dai Seleucidi (II sec. a.C.). Resasi indipendente in seguito alla rivolta dei Maccabei, fu conquistata dai Romani nel 70 d.C. Rimasta ai Bizantini dopo la caduta dell'Impero d'Occidente, nel 634 fu conquistata dagli Arabi e, nell'XI sec., dai Turchi Selgiuchidi. Occupata dai cristiani durante la I crociata (1096-1099), ripresa dai Turchi, fu invasa dai Mamelucchi d'Egitto nel 1291 e quindi, dal 1571 al 1918, fu sotto la dominazione dei Turchi ottomani. Nel 1920 fu affidata come mandato all'Inghilterra, che, impegnatasi dal 1917 (dichiarazione Balfour) a costituire un 'focolare' nazionale ebraico, favorì l'immigrazione ebraica, nonostante la forte opposizione della popolazione araba. Nel 1947 le Nazioni Unite decisero di dividere la Palestina in modo da formare uno Stato ebraico e uno arabo. Nel 1948 nasceva lo Stato d'Israele, ma l'ostilità araba determinò il conflitto aperto, che si concluse nel 1949 con l'intervento dell'ONU, dopo che il nuovo Stato ebraico si era assicurato il controllo di buona parte della 'zona araba' espellendone la popolazione d'origine e senza però che si addivenisse a un regolare trattato di pace. Nel 1956 le ostilità si riaccesero tra Israele e l'Egitto, in concomitanza con la crisi di Suez; altre due crisi tra Israele e mondo arabo avrebbero condotto, nel 1967 e nel 1973, alla guerra dei sei giorni e a quella del Kippur. Nel frattempo la guerriglia palestinese si organizzava attorno all'OLP (1964), riconosciuta nel 1974 dall'ONU quale rappresentante del popolo palestinese. La questione palestinese non trovava soluzione negli accordi di Camp David, che regolarono i rapporti tra Egitto e Israele (1979). Nel 1988 l'OLP, dopo aver riconosciuto lo Stato di Israele, proclamava unilateralmente lo Stato indipendente di Palestina, dando quindi il via all'intifadah. Nel 1993 gli assetti della regione subivano un'improvvisa svolta con gli accordi di pace di Washington tra Israele e l'OLP e poi (1994) con i successivi accordi di Israele con la Giordania: veniva infatti riconosciuta l'autonomia palestinese nella striscia di Gaza e nel distretto di Gerico (governati da un'Autorità palestinese presieduta da Arafat) come premessa per una definitiva e pacifica sistemazione dei territori occupati nel 1967 da Israele. Nel 1995 Israeliani e Palestinesi sottoscrivevano un accordo in vista dell'organizzazione di elezioni di un consiglio palestinese con funzioni legislative ed esecutive e del passaggio ai Palestinesi dell'autorità civile esercitata da Israele sui territori occupati. Nel 1996 i Palestinesi di Gerusalemme Est, Gaza e Cisgiordania eleggevano il Consiglio dell'Autonomia (Arafat veniva eletto alla presidenza dell'assemblea). Nel 1997 veniva firmato l'accordo per il ritiro delle truppe di Israele dalla città di Hebron e dalla Cisgiordania. Ma il premier israeliano Netanyahu dava il via libera a un nuovo insediamento di coloni nella zona araba di Gerusalemme e la tensione tornava a salire. Lo stallo sembrava superato nell'ottobre 1998, con la firma da parte di Arafat e Netanyahu del “Memorandum di Wye”, accordo che tra l'altro prevedeva: il ritiro delle truppe israeliane dal 13,1 % del territorio della Cisgiordania e il passaggio del 14,2 % del territorio, amministrato dai Palestinesi ma sotto la sorveglianza israeliana, sotto il controllo esclusivo dei Palestinesi; l'impegno da parte israeliana ad attuare una fase ulteriore del ritiro delle truppe dalla Cisgiordania; l'impegno da parte palestinese a convocare il Consiglio Nazionale per l'abrogazione della clausola dello statuto che chiedeva la distruzione dello Stato di Israele e a disarmare i gruppi estremisti. Nel febbraio 2000, nel corso di una visita di Arafat in Vaticano, veniva siglata una “Dichiarazione di principi” finalizzata a definire i rapporti diplomatici fra Palestina e Santa Sede. Nel luglio 2000, i negoziati indetti a Camp David dal presidente USA Clinton al fine di elaborare un piano di pace tra Israeliani e Palestinesi avevano esito negativo per le divergenze emerse tra le parti sullo statuto da attribuire a Gerusalemme Est. Nell'autunno dello stesso anno si verificavano nei territori occupati violenti scontri tra dimostranti palestinesi e truppe israeliane. La situazione andava via via peggiorando nel corso del 2001, a seguito dei continui attentati palestinesi e delle conseguenti rappresaglie israeliane, fino a precipitare, nel marzo 2002, con l'intervento di truppe israeliane in Cisgiordania. L'intervento israeliano si concludeva nel maggio dello stesso anno e Arafat, recuperata la libertà di azione, promulgava la Costituzione palestinese.