"PROVING GROUND"

Eccoci, dunque, sul cubo Borg e questo non è un ologramma. Comunque sia, il comportamento dei droni è lo stesso, quindi non fate fuoco e loro vi ignoreranno, almeno per un po'. Distruggete il nodo di distribuzione nell'angolo e cominciate la vostra gita: la tensione si farà sentire ad ogni Borg incontrato, ma voi non fate nulla fino ad arrivare ad una stanza con un campo di forza blu (foto 1-23). Sette non riuscirà a disattivarlo, così Chang dovrà far saltare il generatore: questo non piacerà ai droni che si teletrasporteranno sul luogo e a voi non piacerà scoprire che questi Borg, a lungo separati dalla collettività, hanno sviluppato la capacità di sparare. Eliminati i nemici (ricordate, solo l'I-Mod sarà sempre efficace contro di loro) proseguite oltre: arriverete in un corridoio con campi di forza gialli, dietro uno dei quali c'è Foster (foto 2-23). Sette vi consiglierà di proseguire, invece voi provate a salvarlo: quando i campi di forza in fondo si abbasseranno entrate in quello verso destra, andate alla seconda piattaforma, attivate i controlli e salite su. Una volta lì strisciate sotto i tubi, eliminate i droni e girate a sinistra per riattivare un'altra piattaforma, stavolta verso il basso, che vi porterà nella zona di Foster. Se sarete stati svelti verrà teletrasportato sulla Voyager, se non ce la farete i Borg completeranno la sua assimilazione (la riuscita o meno di questo tentativo non precluderà il prosieguo della storia, cambieranno solo alcuni particolari). Continuate per la vostra strada eliminando i droni, arriverete in una stanza con una rampa dalla luce azzurra che scende verso sinistra: non scendete la rampa, bensì colpite la grata nel buio nell'angolo a destra dell'inizio della rampa (foto 3-23) e infilatevi nel cunicolo. Alla fine troverete un'altra grata che sbocca nella sala che avreste trovato scendendo la rampa: è piena di Borg, ma essendo passati di lì vedrete un nodo di distribuzione proprio di fronte a voi. Distruggetelo e tutti i droni saranno disattivati. Uscite dal cunicolo e i vostri compagni vi raggiungeranno, ricaricatevi di salute e poi proseguite di fronte a voi per uscire dalla stanza (di fronte all'uscita c'è anche un distributore di energia per il vostro I-Mod). Vi troverete di fronte un lungo corridoio e a sinistra, nel buio, c'è un profondo canale con, dall'altra parte, un alto muro pieno di alcove per droni. La cosa migliore da fare è uccidere il primo drone, cosa che sveglierà gli altri Borg sul corridoio e che voi eliminerete senza avanzare dalla vostra posizione accanto alla porta. Solo dopo averli eliminati tutti cominciate ad avanzare e adesso si sveglieranno quelli dall'altra parte del canale: eliminateli, anche se faranno in tempo a colpire Nelson che verrà ritrasportato sulla Voyager. Proseguite fino alla fine del corridoio, dove affronterete ancora altri droni che si teletrasporteranno apposta per salutarvi. Nella stanza successiva, voi e Sette andrete avanti, lasciando i vostri due compagni rimasti a difendere la zona: arriverete così in un'area la cui uscita è protetta da un campo di forza che Sette comincerà a cercare di disattivare; ma proprio in quel momento, i vostri due compagni cominceranno ad arretrare sotto l'attacco di molti Borg. Voi mettetevi in posizione in modo da difendere Sette mentre compie il suo lavoro (foto 4-23) e eliminate i droni che appaiono di fronte e a sinistra. Una volta che Sette è riuscita ad abbassare il campo di forza andatevene subito, entrando nel livello successivo.

< Indice - Livello 24 >
 

THE RESCUE
INCURSION
TACTICAL DECISION
CONDITION
UNAVOIDABLE DELAYS
HAZARD DUTY
DEFENSE
HAZARD OPS
DATA RETRIEVAL
DEEP ECHOES
ENCOUNTERS
RENEWAL
UNION
DEPARTURE
THE VISIT
DANGEROUS GROUND
CONFLICTING VIEWS I
CONFLICTING VIEWS II
DISORDER
INFILTRATION
THE HUNTER
FALLOUT
PROVING GROUND
INFORMATION
COVENANT
INFESTATION
R & R
VISUAL CONFIRMATION
OFFENSE
THE BREACH
COMMAND
PRIMARY ENCOUNTER
THE SKIRMISH
DEFENSIVE MEASURE
ATTUNEMENT
ARRAY
INVASION
DECISIONS
EXTERNAL STIMULI
MATRIX
ONSLAUGHT
VISUAL MAGNITUDE
DISSOLUTION
COMMAND DECISION
EPILOGUE